Non perdiamo questo treno!

Europa

A fine 2016 aprirà i battenti il tunnel di base del San Gottardo, la galleria ferroviaria più lunga del Mondo, riducendo il tempo di percorrenza nella tratta Zurigo – Milano. Assieme al servizio TILO e al progetto Mendrisio-Varese i nuovi percorsi avvicinano così la Svizzera tedesca, il Ticino e l’Italia. Come sfruttare l’occasione per favorire le relazioni tra Italia e Svizzera?

 

In un racconto di Friedrich Dürrenmatt, il treno per Zurigo entrava in una galleria senza fine. Nel caso del Tunnel di base del San Gottardo, questo è oramai terminato e sono in corso le prove di transito in attesa dell’apertura a fine 2016. Il tunnel di base, assieme a quello del Monte Ceneri (la cui apertura è prevista nel 2019), è l’opera principale di AlpTransit.

AlpTransit è l’asse principale per la Svizzera del “Corridoio 24”, una rete ferroviaria che da Rotterdam attraversa l’Europa centrale fino a Genova. Una “banana blu” il cui compito sarà di favorire i collegamenti tra i maggiori distretti industriali europei dall’Atlantico al Mediterraneo.  Grazie alla sua posizione geografica, anche la Confederazione ha i suoi vantaggi in questo Corridoio: tra tutti, una maggiore attenzione all’ambiente attraverso l’utilizzo della rotaia a discapito del tuttostrada e uno stimolo all’incremento dell’esportazione di merci svizzere grazie ad una maggiore rapidità di comunicazione (Genova- Rotterdam. Un corridoio sostenibile, Presenza Svizzera, Fondazione per lo Sivullpo Sostenibile, 2012). Ma quali sono i vantaggi a livello bilaterale?

Collegamenti più veloci per sviluppare le relazioni bilaterali

Oltre ad un incremento del trasporto merci, AlpTransit comporta vantaggi per il traporto passeggeri. Riducendo la durate del viaggio di circa un’ora, Milano sarà raggiungibile in circa 2 h e 40 minuti. Più vicina di Ginevra, Milano sarà l’unica grande metropoli che si possa raggiungere da Zurigo in meno di tre ore.

Nonostante i tempi di percorrenza siano leggermente inferiori, la procedura d’imbarco e le dimensioni di Londra e Parigi rispetto a Milano e Zurigo ci permettono di fare un paragone con la famosa tratta dell’Eurostar. Tale linea, oramai aperta da venti anni, ha dato un impulso notevole alle relazioni tra le due capitali. Basta vedere il quartiere della Gare du Nord, dove si trova la stazione di partenza dell’Eurostar in Francia. Diventato oggi il punto strategico dove avere un ufficio a Parigi, è il simbolo di come tali opere possano avere ricadute positive (Si legga ad esempio Simon Kuper, Paris the London Suburb , Financial Times 30 Agosto 2013).

Se si tiene conto dell’importanza degli scambi commerciali bilaterali tra Roma e Berna, che ogni anno superano i trenta Miliardi di euro, è facile capire come la riduzione dei tempi di collegamento possa essere da stimolo a incrementare i rapporti e favorire la conoscenza reciproca. Per questo è utile sfruttare questi tre anni a disposizione per sviluppare progetti comuni e aumentare lo scambio tra i due paesi. L’ammodernamento della rete transfrontaliera (si veda TILO e il progetto nodo Mendrisio Varese) di certo strategico in previsione dell’EXPO, va già verso questa dimensione.

Ma per incrementare le relazioni, e non solo quelle economiche, sarebbe cruciale avere accordi e programmi comuni: progetti di ricerca tra università di entrambe le parti, incentivi per investire oltreconfine, appianare le frizioni in materia fiscale, potenziare le strutture turistiche in aree di passaggio della tratta, favorire incontri tra le realtà professionali dei due paesi. Queste sono solo alcuni spunti che potrebbero essere sviluppati. Il tempo non manca, ma non per questo va sprecato.

Un ultimo punto è riservato al Ticino. Il percorso tra Lugano e Zurigo sarà inferiore alle due ore. Che possa essere un’occasione per migliorare anche i rapporti tra Bellinzona e Berna?